Numero 2/2024
il segreto del figlio
di massimo recalcati
feltrinelli, 2017
recensione di Robert Brumărescu*
Il tempo della Legge, del divieto, della repressione è concluso.
La castrazione metaforica dei figli appartiene al secolo passato
Figli e padri, un incontro possibile. Questo il messaggio confortante lanciato da Massimo Recalcati, psicoanalista, attento osservatore della società moderna. Agli occhi del padre, il figlio è portatore di un segreto, di un mistero.
E guai se così non fosse. Recalcati propone un viaggio nell'inconscio del figlio, alla riscoperta autentica del suo desiderio. Attraverso il confronto con due figure mitiche – Edipo re di Sofocle e la parabola evangelica del figlio ritrovato - l'Autore offre una prospettiva innovativa per interpretare lo scarto generazionale.
Nell'ultima fatica, Il segreto del figlio, il celebre analista muove una dura critica verso un modello di famiglia basato sull'empatia e sul dialogo tra generazioni. Il tempo della Legge, del divieto, della repressione è concluso. La castrazione metaforica dei figli appartiene al secolo passato.
Nella società liquida odierna, i genitori sono costantemente preoccupati di capire, comprendere, immedesimarsi nei loro figli - debellando così il senso di oppressione, di castigo - ma esponendoli al narcisismo patologico.
L'adolescente vive, così, un senso di grandiosità che esclude il messaggio simbolico della sconfitta e della fatica verso il traguardo.
“Lascia che tuo figlio intraprenda il suo viaggio e rinuncia a svelare il suo segreto”, questo il monito lanciato dal discepolo di Lacan.
Ma cosa significa essere figli per Recalcati? Significa non essere padroni delle proprie origini, portare con sé i fantasmi, le parole, le leggende delle generazioni precedenti. In questa prospettiva la vita assume significato solo se il figlio riscrive la propria storia, si libera dalle trappole irrazionali degli avi, simbolizza gioie e colpe, per trasformare le ferite, inconsce, in cicatrici. Ogni figlio diventa così cosciente del debito simbolico che porta sulla nuca, ma solo se manifesta il proprio desiderio potrà differenziarsi dall'Altro. La legge del destino lascia il posto a quella del desiderio.
E la funzione del padre? L'allegoria evangelica del figlio ritrovato mostra la funzione paterna del perdono, in antitesi alla legge della castrazione sostenuta da Laio, padre di Edipo. Parricidio e incesto, nella tragedia di Sofocle, poggiano sulla simmetria oppositiva tra padre e figlio. Non la punizione, ma il perdono offre l'occasione per una rinascita e apre le porte al pentimento. L'abbraccio caldo del padre autorizza l'individuazione. Il segreto del figlio non ha bisogno di essere svelato.