Numero 1/2024
come sarà il tuo bambino?
dal concepimento inizia a formarsi il carattere
(a cura di m.c de bonis e m. pompei)
Alpes ed., 2015
collana CorporalMente
recensione di M. Mannella*
Come sarà il tuo bambino? è un testo scritto con mestiere e passione da un gruppo di analiste della S.I.A.R., animate dal piacere di collaborare e dalla condivisione di un sapere – la riflessione reichiana – ormai profondamente sedimentato, capace di mostrare la sua ricchezza e raffinatezza teorico-pratica e di partecipare pertanto in maniera originale e innovativa al dibattito culturale del nostro tempo.
L’opera si inserisce nella più propria tradizione reichiana, quella dell’informazione e della prevenzione, di cui in ambito psicoanalitico Wilhelm Reich – rifuggendo dal restringere il proprio operare alla sola cura del malessere ormai conclamato – fu per molto tempo un solitario antesignano.
Il libro, che si rivolge ad un vasto pubblico e non esclusivamente agli addetti ai lavori, presenta uno stile letterario agile e scorrevole, mentre l’esposizione, pur caratterizzata dalla rassicurante leggerezza di un linguaggio volutamente non tecnico, lascia intravedere la ricchezza epistemologica che le fa da sfondo e la sorregge.
La scelta della struttura narrativa è da questo punto di vista quella più adeguata e intelligente: alcuni capitoli sono eminentemente teoretici e ne introducono altri dal carattere più fattivo.
È soprattutto su questi che vorrei si focalizzasse la nostra attenzione, perché è possibile cogliervi tutta la maestria della sapienza corporea reichiana, rivitalizzata e informata oggi al nuovo paradigma sistemico/complesso.
Tale maestria è evidente in tutta la sua pregnanza soprattutto nei capitoli dedicati a quelle esperienze e momenti di passaggio - la gravidanza, il parto, il puerperio, l’allattamento, ecc... - in cui ci si sente accompagnati da raffinata consapevolezza.
Particolarmente suggestivo, da questo punto di vista, ho trovato il capitolo (scritto da Di Summa) dedicato allo sviluppo neurosensoriale del bambino che, a dispetto del suo titolo, non è una mera descrizione scientifica, ma una dipintura accurata di come dovrebbero essere un ambiente amorevole di accudimento e un atteggiamento consapevole rivolto a proteggere e a favorire quella meravigliosa esperienza che è il sorgere e il prendere forma di una nuova vita.
Un altro capitolo mi ha emozionato particolarmente. Quello dedicato al massaggio neonatale (di Dolce), per la delicatezza del prendersi cura, per niente scontata in un contesto culturale dominato dall’impronta asettica della medicalizzazione di ogni fase della nostra vita.
E qui vorrei permettermi di mettere in guardia i lettori.
Attenzione!
Non ci si lasci ingannare dall’atmosfera, né dallo stile espositivo pacato. Quello che le nostre autrici ci propongono non è per niente facile. Il messaggio più proprio del libro è il richiamo all’assunzione consapevole di responsabilità verso la vita. Le nostre autrici ci propongono la cosa più banale e insieme più difficile di questo mondo: una pratica di vita capace di fare centro e di avere come suo fine l’amorevole rispetto per la vita stessa.
* Psicologo, Psicoterapeuta, Analista S.I.A.R.