L’ EDUCAZIONE DEL CORPOMENTE
Bauman ha definito vita liquida i comportamenti del nostro tempo postmoderno. La vita liquida è una vita di disimpegno e di emozioni a buon mercato. Esposti allo sguardo di occhi elettronici e invisibili, siamo sottoposti a un fuoco di fila di stimoli e messaggi personalizzati e seducenti. Consumare per consumare è diventato un imperativo di vitale importanza in un sistema economico fondato sull’assurda convinzione che sia possibile aumentare all’infinito la produzione in un mondo di risorse finite. Anche la concezione dell’identità ha caratteri particolari: il sé è oggi fluido, leggero, situazionale, contraddittorio. Il pericolo è che l’esperienza del mondo e di noi stessi si frammenti, che le nostre personalità rimangano appena accennate o, nel migliore dei casi, incompiute. Il nostro tempo necessita, dunque, di un ripensamento complessivo circa le finalità dell’uomo e del suo posto nell’esistenza. Un ruolo decisivo può e deve essere svolto da una nuova pedagogia. Educati alla consapevolezza corporea e al sentire – all’integrazione del corpomente – e non soltanto all’acquisizione di competenze e abilità, bambini e adolescenti saranno in grado di sviluppare una forte attitudine empatica e il pensiero/sentimento di appartenere al corpo comune del genere umano e della terra. Solo a partire dal corpo e dalla sua integrazione con la mente è, infatti, possibile pervenire alla definizione di personalità mature, capaci di reggere l’urto delle spinte centrifughe e disorganizzanti del nostro tempo, così come di cogliere le possibilità di libertà, di crescita individuale e collettiva, pure presenti nella società postmoderna.